Rassegna nazionale ed internazionale di poesia
Nel tempo della precarietà
a cura di Guido Monti
Vivian Lamarque (Tesero, 1946) e la sua poesia in dialogo col poeta e docente presso l’università di Bologna, Alberto Bertoni.
Giunta alla sua nona edizione, Vola alta parola, continua a recare come sottotitolo per il terzo anno consecutivo “Nel tempo della precarietà” e naturalmente non poteva essere altrimenti, viste le tante notti che continuano ad avvolgere il mondo.
Ma altresì, proprio seguendo la memorabile suggestione poetica di Albert Camus, scritta nel 1954, che ha mosso la direzione artistica di Fotografia Europea 2022 e che così recita: “…/Ho compreso, infine,/che nel bel mezzo dell’inverno/vi era in me/un’invincibile estate./…”, Vola alta parola ha voluto assolutamente farne una suggestione anche per sé, nella ricerca degli ospiti della corrente edizione. Perché se è pur vero che ognuno di essi, ha maturato nel tempo declinazioni estetiche molto differenti, è fuor di dubbio che la loro scrittura, dietro le tante lacerazioni spirituali di cui rende autentica testimonianza, cela proprio la luce di quella “…invincibile estate” che in sé disintegra ogni possibile notte, anche l’oscurità di certa lingua che talvolta noi parliamo. Questo difatti fa la parola poetica, come diceva Mallarmé, corregge i difetti, le possibili ambiguità, della lingua comune. A questo miravano i tanti linguaggi poetici di Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e che verrà debitamente ricordato l’ultimo giorno della rassegna.
Ecco che allora il dettato poetico, così privo di orpelli, lontano da ogni possibile compromesso, oggi più che mai, nella sua “invincibile estate”, ammonire gli uomini a riprendere, laddove l’abbiano colpevolmente abbandonata, la via della relazione autentica, che è via dei rapporti, precorritrice di ogni possibile violenza, piccola o grande che sia ma anche sentiero di ogni riconciliazione a venire.
Palazzo da Mosto
via Mari, 7
Reggio Emilia
Ingresso gratuito
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