Paradossi grafici tra arte e geometria
La mostra presenta la produzione dell’incisore e grafico olandese, dai suoi esordi alla maturità, raccogliendo ben 130 opere provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali – tra i quali la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la Fondazione Wolfsoniana di Genova ecc. – oltre che da importanti collezioni private. A Palazzo Magnani sono riunite xilografie e mezzetinte che tendono a presentare le costruzioni di mondi impossibili, le esplorazioni dell’infinito, le tassellature del piano e dello spazio, i motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti.
Una sezione di mostra è dedicata al confronto della produzione di Escher con opere di altri importanti autori – ispiratori, coevi e prosecutori – per comprendere come le scelte di Escher siano in consonanza con una visione artistica che attraversa i secoli, con una consapevolezza maggiore o minore che, talora, risponde ad esigenze diverse, ma che parte dal Medioevo, interseca Dürer, gli spazi dilatati di Piranesi, passa attraverso le linee armoniose del Liberty (Secessione Viennese, Koloman Moser) e si appunta sulle avanguardie del Cubismo, del Futurismo e del Surrealismo (Dalì, Balla).
La sua arte è uscita dal torchio del suo studio per trasformarsi in scatole da regalo, in francobolli, in biglietti d’auguri; è entrata nel mondo dei fumetti ed è finita sulle copertine dei long-playing, come si chiamavano a quell’epoca i 33 giri incisi dai grandi della musica pop. Non basta, però. La grande arte di Escher ha influito più o meno direttamente su altre figure di rilievo dell’arte del Novecento, come Victor Vasarely, il principale esponente dell’Optical Art, Lucio Saffaro ecc. Ha contratto un debito di creatività con Maurits Escher perfino un pittore americano come il dirompente Keith Haring.
Mostra promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Camera di Commercio di Reggio Emilia e della Fondazione Cassa Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, con il contributo di Landi Renzo spa, CCPL Reggio Emilia, Schiatti Class, Media Partner Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti.
L’enigma Escher. Paradossi grafici tra arte e geometria
Skira, 2013
24×28 cm; 260 pagine
22 illustrazioni a colori
63 illustrazioni in bianco e nero