Mario Schifano. Io sono infantile

La mostra, a poco più di due anni dalla scomparsa dell’artista, presenta oltre 100 opere, di cui 30 di grandi dimensioni, provenienti da collezioni italiane e straniere, realizzate tra il 1965 e il 1997, ispirate e dedicate ai bambini e al mondo dell’infanzia. Se è senso comune che tutta l’opera di Mario Schifano sia profondamente segnata da uno sguardo “colto” e, insieme, teneramente innocente, non va dimenticato che l’allusione ad una condizione esistenziale particolare e irripetibile, quella dell’infanzia – che in lui è parsa una stagione dorata che magicamente si prolungava dentro l’intera sua vita – più volte ritorna non solo nei testi dedicati alla sua opera ma nella stessa descrizione dei tratti somatici dell’uomo Schifano. (Le bellissime foto di Ugo Mulas, attorno alla metà degli anni Sessanta, svelano uno sguardo languidamente intenso, teneramente febbrile, quello di un “bambino” perso dentro un sogno e, insieme, avidamente proteso alla scoperta del mondo, una sorta di inafferrabile “angelo” che abita una terra di frontiera.)

Mario Schifano (Homs, Libia 1934 – Roma 1998), uno dei piu’ grandi protagonisti della pop art in Italia, si e’ sempre caratterizzato per immediatezza dell’immagine e felicita’ di piccoli e del colore. Nel 1985, la paternità, con la nascita del figlio Marco, infonderà nuova linfa “infantile” nell’artista, accentuerà la sua attenzione all’immaginario e agli stessi oggetti di quell’esperienza irripetibile nella vita, con i piccoli giocattoli che vengono incorporati nei dipinti, quasi fosse del tutto naturale per lui tornare a condividere una condizione di suprema felicità e libertà, di scoperta e di stupore.

L’esposizione è promossa dalla Provincia id Reggio Emilia e dalla Fondazione Mario Schifano, con il contributo di CCPL Reggio Emilia, Fondazione Pietro Manodori e Bipop Carire Reggio Emilia.