Palazzo Magnani dedica una mostra al ciclo più recente di opere di Omar Galliani, Nuove Anatomie, composto da oltre 20 grandi matite su tavole di legno realizzata dall’artista emiliano tra il 2002 e il 2004. Il ciclo si ricollega agli esordi dell’artista, nei primi anni Settanta, quando già nitidamente emergeva tutto il suo talento di disegnatore. In quegli anni, Galliani affrontava il volto e la figura umana senza temere di dare vita a immagini di cruda verità, e nei disegni che costituirono la sua “tesi” di laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna si delineava l’interesse, quasi ossessivo, dell’artista per lo studio dell’anatomia. La mostra di Palazzo Magnani accosta questi due momenti del suo percorso, tra i quali intercorrono trent’anni, ma che evidenziano una straordinaria continuità di ispirazione e di ricerca: nelle Nuove Anatomie, infatti, subito si coglie il contrasto tra il segno netto, talvolta duro, della mina di piombo che delinea il contorno di un corpo, di una bellezza intensa, sospesa nel tempo, come nelle antiche iconografie, e il tracciato, rosso di sangue, di una sua parte celata che affiora a ricordare il pulsare e il brivido della vita.
La mostra è promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, con il contributo di Fondazione Manodori, CCPL, Montana (Gruppo Cremonini) e Dorando Reggiana.
Omar Galliani
Nuove anatomie
Skira, 2004
24×28 cm; 136 pagine
73 illustrazioni a colori
54 immagini in b/n