Davide Benati
Encantadas
a cura di Walter Guadagnini
Palazzo da Mosto, 7 dicembre 2024 – 2 marzo 2025
- Giovedì e venerdì: 10-13 e 15-19
- Sabato, domenica: 10-19
- APERTURE STRAORDINARIE
- 26 Dicembre, 2 e 6 Gennaio: 10-19
- 1 Gennaio: 15-19
- CHIUSO il 25 Dicembre
- Ultimo ingresso un'ora prima dell'orario di chiusura
La mostra ripercorre un’avventura artistica ormai cinquantennale attraverso una selezione di opere storiche e numerosi inediti, testimonianza di una costante ricerca, che affonda le proprie radici negli anni Ottanta e prosegue oggi con rinnovato slancio e determinazione.
Dopo le mostre ai Musei Civici (1992) e a Palazzo Magnani (2003), Davide Benati torna ad esporre nella sua città natale con una personale che trae il titolo – Encandatas – dall’omonima serie pittorica, realizzata negli ultimi anni.
“Ho scelto per Palazzo Da Mosto opere di vari periodi della mia storia. Molte sono state dipinte nel mio nuovo studio in città, altre arrivano da prestiti di collezioni pubbliche e private, anche loro mai esposte o esposte tanto tempo fa in gallerie Italiane e straniere. Sono tutte di grande formato, adatte agli spazi maestosi e pieni di fascino del palazzo”, dichiara Davide Benati.
La personale a Palazzo da Mosto si apre con la produzione dei primi anni Ottanta, che ha dato notorietà a Benati costituendo la base fondante per il lavoro successivo: acquarelli di grande formato su carta nepalese di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. La mostra presenta poi una scelta di opere realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: grandi lavori in cui la pratica del dittico e del trittico si afferma come primaria.
Il percorso, che si compone di circa cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell’artista, si conclude con una serie di grandi trittici inediti, che testimoniano la continuità dell’ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore.
Completano la mostra alcune composizioni di carte e i taccuini di viaggio, in parte esposti nel 2024 alla Biennale Disegno Rimini: appunti privati in cui in pochi centimetri di carta, in poche gocce di acquarello, in pochi segni di matita si condensano gli studi per i grandi dipinti in esposizione.
Nato a Reggio Emilia nel 1949, Davide Benati frequenta il liceo artistico di Modena e, successivamente, l’Accademia di Brera a Milano, dove è stato titolare delle cattedre di Anatomia e Pittura.
La mostra personale d’esordio è, nel 1972, alla Galleria Il Giorno di Milano; il suo curriculum espositivo, già significativo negli anni Settanta, anni intensi di ricerche e di sperimentazioni, si arricchisce, negli anni Ottanta, di mostre personali e di partecipazioni ed esposizioni di gruppo di particolare rilievo e prestigio, anche internazionali; nel 1982 è invitato alla Biennale di Venezia (nella sezione Aperto 82), dove tornerà, nel 1990, con una sala personale; nel 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma; mostre antologiche e pubbliche a lui dedicate si tengono nel 1989 alla Galleria Civica di Modena (con un racconto in catalogo di Antonio Tabucchi) e nel 1992 ai Musei Civici di Reggio Emilia (con un saggio in catalogo di Luciano Caramel).
Significativo è l’elenco delle partecipazioni a importanti rassegne di gruppo (Anni Ottanta a Bologna e la III Triennale Internazionale alla Kunsthalle di Norimberga nel 1985, Dopo il Concettuale a Trento e Itinerari di Arte Contemporanea a Lisbona nel 1986, Biennale Internazionale de Il Cairo nel 1995), e delle mostre personali in gallerie private italiane e straniere (Anversa, Stoccolma, Amburgo, Parigi, Zurigo, New York).
Sue opere sono presenti nelle collezioni di Banca Intesa S. Paolo – Gallerie d’Italia a Milano e di UniCredit Banca. Dal 2005 al 2015 lavora con la Galleria Marlborough (sede di Montecarlo), che lo inserisce stabilmente nell’élite del collezionismo internazionale.
Nel 2018 espone a Milano nella galleria di Luca Tommasi Arte Contemporanea e al FAR di Rimini all’interno della Biennale del Disegno Europeo.
Numerosi gli appuntamenti espositivi dell’ultimo periodo in spazi pubblici e privati: Pagine la sua prima personale alla OTTO Gallery di Bologna; Arpabirmana la mostra alla Biennale del Disegno Europeo 2024.
Vive e lavora a Reggio Emilia.
CATALOGO
a cura di Walter Guadagnini con Silvia Cavalchi
Formato 28 x 24 cm
144 pagine, 90 immagini a colori
Cimorelli editore
Autore singolare, di grande raffinatezza pittorica e intellettuale, amato per questo da uno scrittore come Antonio Tabucchi, Benati ha da subito eletto l’acquerello a mezzo espressivo privilegiato, attraverso il quale lascia apparire sulle carte intelate forme che rimandano all’universo vegetale. Dipinti nei quali il gesto e il colore dialogano nella costruzione di immagini sospese tra figurazione e astrazione, tra memorie d’Oriente e di Occidente.
Introdotto da un saggio di Walter Guadagnini, il volume contiene anche una ricca antologia critica, che permette di seguire il percorso di Benati attraverso le letture dei maggiori critici italiani del periodo.
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